L’essenziale non è soffice

L essenziale non è soffice

Si continua ad usare il termine “soft” e cioè leggero, molle, soffice, debole, delicato, tenue, calmo, tranquillo per indicare qualcosa che invece è completamente all’opposto.

Leggevo un articolo tempo fa su Entrepreneur.com che elencava gli 11 motivi per i quali i Millennials potevano perdere il posto di lavoro e ancora uno su ManagerItalia, dei motivi per cui 13 candidati su 100 non concludono o non superano il periodo di prova ed entrambi riportano a queste “soffici capacità”.

Incapacità di collaborare con gli altri, mancanza di sicurezza in sé stessi e quindi incapacità di prendere decisioni, incapacità di presentare in pubblico e di comunicare, incapacità di gestire ansia e stress sono solo alcuni esempi.

Se queste capacità sono diventate oggi importanti tanto quanto la preparazione tecnica richiesta per ricoprire una posizione perché continuare a chiamarle soft?

La mia esperienza diretta e indiretta mi porta ad affermare che sono anche più importanti della preparazione tecnica e specifica richiesta in un ruolo.

Nella tua esperienza, ti è mai capitato di chiederti perché quella persona che non era preparata da un punto di vista di contenuto su una certa attività veniva messa a gestire proprio quel team?

Quando lavoravo alle Risorse Umane e si andavano a individuare i potenziali futuri leader di una certa funzione, talvolta faceva la differenza chi dimostrava maggiori capacità relazionali, gestionali, decisionali e comportamentali rispetto a chi invece possedeva solo un’approfondita preparazione tecnica.

Com’è possibile? Se una persona ha l’umiltà di mettersi in discussione e di imparare anche dai suoi collaboratori, se una persona ascolta, è aperta, ha capacità di pianificare, organizzare e perché no anche di vedere “oltre” (la cosiddetta «vision»), riuscirà sicuramente a imparare anche gli aspetti più tecnici che magari oggi non conosce in modo approfondito.

Ecco anche la risposta alla precedente domanda.

Oltre a un motivo organizzativo ci trovo anche un importante motivo d’immagine personale. Lavoreresti più volentieri con una persona che ti tratta al suo livello, che si rivolge a te con cortesia ed educazione, che nei momenti di difficoltà non trasmette stress agli altri e sta focalizzata sull’obiettivo, che cerca il compromesso e non il conflitto, che è capace di trovare soluzioni ai problemi… oppure il contrario?

L’immagine personale non è solo i vestiti che indossiamo ma anche come ci rapportiamo con gli altri e quindi come ci facciamo percepire dagli altri.

Ecco il motivo per cui concordo con alcuni esperti di chiamarle essentials skills cioè capacità essenziali, necessarie, fondamentali, imprescindibili.

Ma le essential skills si possono imparare? Sì e questa è la buona notizia che sarà oggetto di un mio prossimo post…

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