Cosa è la consulenza d’immagine per me (1° parte)

Il Consulente d’Immagine è una professione ancora non riconosciuta in Italia e, per questo motivo, è molto difficile per i potenziali clienti riuscire a dargli un’identità e soprattutto una specificità di mansioni. Voglio perciò inaugurare il mio nuovo blog, riprendendo un articolo che avevo pubblicato molto tempo fa su Linkedin, su cosa E’ e cosa NON è per me questa professione.

Non è qualcosa solo per le persone dello spettacolo o del mondo della politica

(COSA E’ per me…) Anche noi che non facciamo parte dello spettacolo e della politica siamo visti: quando andiamo a lavoro, facciamo una presentazione (virtuale o in presenza), partecipiamo a un evento, ci presentiamo ad un colloquio, festeggiamo il nostro compleanno, andiamo a fare shopping, andiamo in pizzeria con gli amici… ormai è risaputo che parliamo prima con la nostra immagine che con la bocca e quindi diventa fondamentale indossare qualcosa che trasmetta immediatamente il messaggio che noi vogliamo.

Essere certi che gli abiti che sono nel nostro armadio sono quelli adatti a noi per coloreformastile ci fa sentire sicuri di cosa indossiamo in qualsiasi occasione e ci fa dimenticare la domanda: “cosa mi metto?”

Ti racconto la mia esperienza: ero solita tornare a casa sempre con qualche acquisto, una maglietta, un top, una gonna, un pantalone. Il primo vantaggio che ho trovato da quando faccio questo lavoro è stato un notevole risparmio di soldi. Non mi faccio più attrarre dal fatto che un oggetto costa poco e che quindi quel top lo posso comprare sia rosa che rosso, non mi faccio più convincere dalla commessa che mi dice che quel pantalone o quella gonna mi sta benissimo oppure che va di moda, mi faccio solo convincere se quel colore è quello giusto per me (indipendentemente dalla mia palette –e questo argomento sarà oggetto di un prossimo articolo-), se quell’outfit o quell’accessorio si adatta alle mie caratteristiche morfologiche e personali. E così a volte torno a casa senza aver fatto acquisti ma felice, perché sono consapevole che niente di quello che ho provato mi avrebbe aiutato a valorizzare la mia immagine e a rafforzare il messaggio che con essa voglio mandare.

Non è imporre qualcosa che va di moda se a te la moda non interessa

(COSA E’ per me…) Per me, quello che conta è il desiderio del cliente, in questo caso, il suo stile. Se non ti interessano le tendenze del momento non è necessario seguirle perché un percorso di consulenza d’immagine ti permette di acquisire quelle nozioni tecniche per adattare gli abiti alla tua persona e non il contrario.

Non è entrare nel tuo armadio e buttarti via gli abiti

(COSA E’ per me…) L’analisi del guardaroba spesso impaurisce i clienti perché subito si sentono giudicati sul fatto che il loro armadio non sia abbastanza in ordine.

Questo servizio non mi serve a giudicare come tu hai sistemato i tuoi capi, mi serve piuttosto a capire quali sono i capi presenti e come questi possono essere recuperati in base all’obiettivo che abbiamo definito insieme.

Faremo una divisione di quelli che possiamo abbinare diversamente e quindi senza nessuna spesa avere dei nuovi outfit oppure di quelli che invece proprio non si adattano e che terremo da una parte e valuteremo insieme uno per uno e alla fine sarai tu a decidere cosa farne.

A volte i clienti per la paura appunto di essere giudicati preferiscono saltare questa parte senza sapere che invece può diventare un momento fondamentale per risparmiare ulteriormente sugli acquisti.

Non è dare consigli preconfezionati

(COSA E’ per me…) Come consulente d’immagine ho studiato delle tecniche da applicare a ogni servizio ma quello che fornirò sarà sempre “cucito” su misura per te. Faccio un semplice esempio: ci sono diversi “trucchi” per aumentare o diminuire volume ma non mi limiterò a fornirti la lista piuttosto ti dirò esattamente quello che è più idoneo per te e per il tuo obiettivo. Cerco di spiegarmi ancora meglio: ci sono dei tessuti che ingrandiscono, vuoi perché sono voluminosi come la lana, vuoi perché sono cangianti come il taffetà ma i miei consigli non terranno solo questo in considerazione, ma anche il fatto che questi tessuti possano sposare il tuo stile, la tua persona e soprattutto il tuo messaggio nonché obiettivo (anche i tessuti hanno un loro “linguaggio”); è quindi possibile che questi materiali nel tuo book non siano nemmeno menzionati e ti suggerisca di ottenere in modo diverso lo stesso risultato.

Non è un servizio dai costi proibitivi

(COSA E’ per me…) E’ un piccolo investimento il cui ritorno è molto alto. Inoltre, se si sceglie l’intero percorso, gli incontri sono dilazionati nel tempo; quindi un temporaneo diverso impiego dei soldi spesi per lo shopping che avrà un effetto positivo nel lungo termine

Non è cercare per forza pregi o per forza difetti

(COSA E’ per me…) Attraverso una serie di domande che mi servono per conoscerti meglio definiremo insieme il tuo obiettivo e sulla base di quello concentreremo la nostra attenzione. Come in ogni percorso di cambiamento parleremo anche di punti di forza sui quali ci appoggeremo se riteniamo funzionali all’obiettivo e aspetti da mascherare che valuteremo insieme come approcciare. La mia formazione come Counselor mi ha trasmesso la potenza dell’approccio non giudicante che applico come prima cosa nelle relazioni con i miei clienti (e che mi viene riconosciuta anche da loro).

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